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Grazie di Curtatone

Grazie di Curtatone

Uno dei BORGHI PIU' BELLI D'ITALIA ... il nome deriva dalla presenza di un luogo di culto chiamato dal 1362 Santa Maria delle Grazie e documentato dal 1037. L’odierno santuario si trova nel punto in cui sorgeva la chiesa medievale di Santa Maria di Reverso.

Il nucleo storico di Grazie è rappresentato dal santuario della Beata Maria Vergine delle Grazie e dagli edifici posti sul perimetro della piazza antistante. La parte più antica è quella delle abitazioni a schiera in via Madonna della Neve, nelle quali si riconosce – nonostante le trasformazioni avvenute – la cellula originaria che diede luogo nel tempo alle varie tipologie edilizie.

La storia:  1037, su un piccolo promontorio emergente da un intrico di paludi, corsi d’acqua e canneti, esiste un’edicola o oratorio in cui contadini e barcaioli venerano un’immagine miracolosa della Vergine col Bambino in grembo.
1188, l’ingegnere idraulico Alberto Pitentino riceve dal Comune di Mantova l’incarico di regolare le acque intorno alla città; dalla grande diga che costruisce, si forma un ampio specchio d’acqua (gli odierni tre laghi) che col passar del tempo s’impaluda; i canali, aperti per accedere ai luoghi di pesca e caccia, consentono di raggiungere le aree di coltivazione della canna e del carice, fonte dell’economia locale.
1399, sono poste le fondamenta del santuario della Beata Vergine delle Grazie, voluto da Francesco Gonzaga come ex voto per la fine della peste; intorno al santuario, consacrato nel 1406, sorge un villaggio in cui i pellegrini possono trovare cibo e alloggio, e comprare immagini benedette; nel 1407 i Minori Osservanti sostituiscono i Francescani Conventuali nella custodia del tempio.
1425, è nominata per la prima volta la Fiera delle Grazie; nel piazzale davanti al santuario è costruito nel 1521 un porticato per il ricovero dei pellegrini e delle derrate, e nel 1652 un’altra serie di portici per inserirvi le botteghe, demolite nel primo Novecento.
1810, il governo napoleonico sopprime il convento e i fabbricati sono venduti o demoliti.
1848, il 29 maggio si combatte a Curtatone e Montanara una delle battaglie cruciali della prima guerra d’indipendenza: 20mila austriaci sconfiggono i soldati tosco-napoletani (5mila uomini, compresi i volontari), il cui sacrificio consente tuttavia all’esercito sabaudo di Carlo Alberto di concentrarsi su Goito, da dove le truppe del maresciallo Radetzky sono costrette a ritirarsi.
1973, primo raduno nazionale dei Madonnari.
1991, Papa Giovanni Paolo II visita il santuario.

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1 cose da non perdere a Grazie di Curtatone

  • 1 Visitare il santuario della Beata Maria Vergine delle Grazie
    Il santuario, in posizione rialzata sui canneti del Mincio, ha il fiume che gli scorre alle spalle e la facciata rivolta verso il borgo. Iniziato nel 1399 e consacrato nel 1406, è in stile gotico lombardo, ingentilito da una loggia composta di tredici archi a tutto sesto sostenuti da quattordici colonne. Le lunette sotto il porticato, affrescate nel Seicento, raccontano la storia del luogo. La pianta è rettangolare a una sola navata senza transetto. L’architetto è stato identificato in Bartolino da Novara, lo stesso che progettò il castello di San Giorgio a Mantova. Varcata la soglia della chiesa, si è colti da stupore profondo. Una folla di statue ex-voto sembra protendersi verso lo spettatore dalle nicchie in cui sono collocate. Le sculture fanno da quinta a un teatro dei miracoli cinquecentesco e barocco.

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